Perinelli: “Passare dalla tutela passiva a quella attiva del territorio. I parchi sono un’opportunita’ e non solo un vincolo per gli agricoltori”

“Per una gestione ottimale del territorio l’impresa agricola è fondamentale e imprescindibile”.

Lo ha detto il Presidente di Confagricoltura Lazio Paolo Perinelli nel corso del Direttivo della sua Organizzazione, svoltosi a Roma, con l’assessore regionale all’Ambiente, Marco Mattei ed il presidente della Commissione regionale all’Agricoltura, Francesco Battistoni.

Al centro dell’incontro, tra l’altro, Sic (siti di importanza comunitaria), Zps (zone di protezione speciale), parchi e piani d’assetto, prelievo selettivo, consorzi di bonifica, rimodulazione delle misure ambientali e forestali del Psr (piano sviluppo rurale) e normative su ambiente e territorio.

Perinelli ha posto in evidenza il problema della sottrazione dei terreni agricoli ad uso urbanistico, ed i vincoli eccessivi a cui sono soggette le aziende che operano all’interno di parchi e zone protette.

“Il parco, l’area protetta – ha osservato Perinelli – devono essere visti e gestiti come un’opportunità per valorizzare i prodotti agricoli (ad esempio con un apposito marchio sulle confezioni), non come una camicia di forza che limita l’attività imprenditoriale. Ricordo che gli agricoltori sono i primi custodi  dell’ambiente, lo rispettano, lo amano, lo preservano”.

In una regione come il Lazio, prima di iniziare qualunque azione, è necessario impedire la sottrazione di suoli fertili all’attività produttiva – ha proseguito il presidente di Confagricoltura Lazio.

Va quindi modificata la L.R. 38/99 che norma il governo del territorio nell’aspetto concernente l’agricoltura.

Contestualmente, va avviato il processo di rivisitazione legislativo ed amministrativo delle tematiche riguardanti la tutela del territorio: dalla L.R. 29/97 sulle aree protette ed i relativi piani di assetto dei parchi, alla L.R. 24/99 ed al relativo piano territoriale paesistico regionale,  fino alla L.R. 17/95 sulla caccia.

Perinelli ha sollecitato il passaggio dalla tutela ‘passiva’ del territorio a quella ‘attiva’.

La Regione Lazio ha compiuto il primo passo in questa direzione con un atto amministrativo riguardante “Rete natura 2000”; ha così uniformato i livelli di vincolo alla normativa ed ha introdotto, in conformità con le leggi Europee, il Contratto Natura 2000. Questa è la strada da seguire – ha affermato il presidente di Confagricoltura Lazio –. Contemporaneamente, va definito lo strumento di  pianificazione agricola e previsto, presso i settori decentrati dell’agricoltura, l’ufficio unico agricolo”.

Stiamo facendo un importante lavoro comune – hanno concordato Mattei, Battistoni e Perinelli –  e crediamo che questa collaborazione porterà buoni frutti”.

Il Presidente ha infine ringraziato – a nome di Confagricoltura tutta – la disponibilità e l’attenzione che gli onorevoli Marco Mattei e Francesco Battistoni da tempo mostrano nei confronti dell’imprenditoria “verde” laziale.