Il sistema agroalimentare, nelle moderne economie post-crisi, dovrà necessariamente assumere una nuova, decisiva centralità. Non dovrà essere più solo il settore destinato alla produzione di alimenti: determinerà anche le condizioni che possono incidere sulla qualità della vita e la serenità delle persone.
La produzione, la trasformazione la conservazione e la distribuzione di alimenti sani e genuini con tecniche e metodologie improntate alla sostenibilità, si collega strettamente alla tutela dell’ambiente e del paesaggio divenendo, dunque, fattore di equilibrio tra i consumatori ed il territorio.
Il nostro territorio nazionale è costituito per il 76,8% da aree collinari e montane in cui le aree rurali sono più dell’80%, dove la produzione alimentare, anche quando non è in grado di svolgere un ruolo economicamente decisivo, contribuisce, comunque, a determinare le caratteristiche sociali, ambientali e paesaggistiche. Nel restante 25% circa di pianura, inoltre si situano molte delle imprese di trasformazione e distribuzione dei prodotti alimentari.
Con queste caratteristiche del sistema agroalimentare, l’Italia, facendo leva con decisione sulle peculiarità originali delle proprie produzioni agroalimentari – dunque esaltando i tratti della tipicità, della tracciabilità, della genuinità, del legame inscindibile territorio-storiacultura – è nelle condizioni non solo di crescere, ma anche di dare un forte impulso verso l’odierna globalizzazione multiculturale e multiproduttiva.
Su questi principi si basa il progetto di Confindustria e Confagricoltura, in un’ottica di effettivo sviluppo del comparto, con il contributo dell’Associazione “Latina da scoprire”, i cui soci aderenti sono un gruppo di imprenditori vitivinicoli e altri rappresentanti del mondo produttivo e della cultura pontina.
Il fine principale è valorizzare le realtà enogastronomiche e turistiche della provincia di Latina attraverso la creazione di un sistema integrato tra risorse del territorio e soggetti che operano in esso.
Si pensa, quindi, di iniziare a lavorare ad una serie di nuovi itinerari, ad una nuova guida del territorio indispensabile supporto per ogni azione di promozione e soprattutto ha definito nuovi standard di qualità a cui le aziende (del tipico, della ristorazione e della ricettività) dovranno conformarsi per entrare nel circuito di promozione definendo un’ampia gamma di prodotti destinati a vari target di clientela nazionale ed internazionale.